LARINO. Un progetto innovativo, intitolato «Mani in alto!», è nato dalla collaborazione tra la Casa circondariale e di reclusione di Larino, la sede di Termoli del Centro provinciale istruzione-adulti di Campobasso, l’associazione Acag di Santa Croce di Magliano ed il collettivo di artisti ‘Guerrilla Spam’.
Si è pensato al gesto di alzare le mani per protestare, per attirare l’attenzione, per salutare, per incitare, per esultare, per disegnare e per dipingere o – in senso figurato – per arrendersi ad una situazione. Il progetto ha coinvolto 10 detenuti che hanno realizzato un murale ed un ‘workshop’ di posterart, oltre a lezioni sulla ‘street art’ e sulle tecniche grafiche e pittoriche impiegate per la realizzazione di opere su muro o in luoghi pubblici all’aperto.
«Il poster – spiegano gli ospiti larinesi – è il mezzo privilegiato per la realizzazione di opere, anche complesse, ma di immediato impatto e di veloce realizzazione. Il semplice disegno su carta può diventare un veicolo per messaggi o l’espressione di sensazioni, idee e pensieri. Dal suo canto il ‘workshop’ di poster art vuole mostrare la semplicità e l’efficacia di questa tecnica, che permette una libera fruizione dell’opera una volta attaccata nello spazio pubblico». La parte fondamentale del laboratorio sta invece nel potere portare, fuori dalla struttura di reclusione, alcuni messaggi e pensieri dei partecipanti al workshop. Il murale è stato realizzato in un cortile interno della Casa di c.da Montarcano utilizzato come “passeggio” e come “solarium” nell’ora d’aria.
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Claudio de Luca
fonte testo: https://www.termolionline.it/2017/06/19/mani-alto-la-guerrilla-non-spam/
Dopo 7 anni di BIANCO/NERO il primo muro di Guerrilla Spam a COLORI !
Non è stata una scelta artistica o il frutto di uno studio estetico/formale. Quando siamo arrivati alla Casa CIrcondariale di Larino (CB) per dipingere insieme ai detenuti il loro cortile, questi ci hanno subito chiesto un muro colorato con piante, animali, città, e il mare; tutto quello che in carcere non c’è, ma che con un dipinto potrebbero vedere.
Questo è il motivo della scelta dei colori, per noi, che del bianco e nero abbiamo, fatto in questi anni, una scelta abbastanza rigida.
Ogni contesto ha i suoi mezzi e linguaggi, ogni persona o società le sue esigenza. Possiamo adattarci a queste differenze, oppure continuare a fare le nostre cose. Tutto dipende da quanto guardi a te stesso o quanto ti guardi intorno.
Grazie a Vincenzo, Karim, Ivan, Fabio, Salvatore, Zakaria, Adriatic, Alì, Enzo, Rubin, Roman e Sofri.
Al Premio Antonio Giordano , al direttore della Casa CIrcondariale Rosa La Ginestra, le insegnati Filomena, Angela e Iolanda
Casa CIrcondariale di Larino (CB)
guerrillaspam.blogspot.com